Co-m@king LAB

Siamo studenti, ma prima di tutto ragazzi.

Si, i cosiddetti "Nativi Digitali", come ci definisce il Prof. Paolo Ferri (che abbiamo conosciuto perché il Prof. Aprile ce ne ha parlato a scuola). Anche se qualcuno pensa che siamo solo "ignoranti". Digitali, ma pur sempre ignoranti.

Ma dall’ignoranza si può passare alla conoscenza. L’importante è non essere ignorati. Non vogliamo che siano ignorati i nostri sogni, la nostra curiosità, la nostra creatività.

Per fortuna la nostra storia è un'altra: a scuola, anche grazie al progetto Co-M@king LAB, abbiamo modo di esprimerla la creatività. E, applicando le competenze (tecniche, di comunicazione, di creatività, di problem solving) impariamo a costruire a comunicare, a creare, a immaginare soluzioni. E a realizzarle.

Siamo studenti, ma prima di tutto ragazzi.

Un gruppo di ragazzi interclasse, per lo più di terza Liceo Scientifico - opzione Scienze Applicate. Ma anche con qualche "infiltrato" del secondo anno. E dai nostri compagni di quinto anno abbiamo appreso cosa è Arduino, cosa si può fare con una scheda programmabile. Molti di noi l'hanno acquistata, molti sensori, attuatori e componentistica varia li abbiamo "depredati" dal "laboratorio mobile" del Prof. (una semplice valigetta da lavoro...ma dentro sembra ci sia il futuro, almeno per noi!). Qualche volta abbiamo dato al prof. la "lista della spesa". Ed eccoci qua. Abbiamo creato. Qualcuno ha riprodotto un progetto già esistente, non credendo vero che in questo mondo si possa "copiare per imparare"! Ma come?!?! Arriva un prof. un po' matto e ci dice "copiate! Ma attenzione: esistono le licenze CC. E, soprattutto, non è vietato copiare ma è obbligatori capire! Meglio se in gruppo. Aiutatevi!". Boh!? A noi sembrava matto. Matto davvero. Fin quando non abbiamo cominciato a "googlare", smanettando su youtube a cercare video tutorial, andando in rete a vedere lezioni on line e inviando messaggi su Telegram al prof. Senza renderci conto che, a volte, l'invio dei messaggi avveniva dopo le 23! E noi stavamo imparando, stavamo studiando. Ed è allora che abbiamo imparato a sognare, mixando e remixando, creando progetti nostri e facendoci venire idee un po' folli ma che prendevano forma sotto i nostri occhi.

Perché, in fondo, siamo studenti. Ma prima di tutto ragazzi!